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INAF

Istituto italiano di astrofisica - national institute for astrophisics

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Disciplinare

FORMAZIONE ED APPROVAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’ENTE

(approvato nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 28 luglio 2005)

 

Capo 1 - Macroaree tematiche

 

Le macroaree tematiche sono l’ambito nel quale vengono elaborati e discussi i progetti di ricerca scientifici e tecnologici di interesse per l’Ente.

 

Esse sono espressioni della comunità scientifica che si riconosce in esse anche mediante meccanismi elettivi.

 

Le macroaree tematiche sono definite con delibera del Consiglio di Amministrazione sentito il Consiglio Scientifico.

 

Le macroaree identificano le linee strategiche di area, ma non prioritizzano i progetti di ricerca ai fini del Piano Triennale né selezionano i progetti finanziabili dall’Ente. Esse non hanno un budget finanziario preassegnato ad esse.

 

Le macroaree possono svolgere lavoro istruttorio per i Dipartimenti Scientifici dell’INAF e per il Consiglio Scientifico su richiesta di questi nonché dell’Unità Organizzativa (U.O.) Programmazione del Dipartimento Strutture di Ricerca.

 

Alle macroaree afferiscono i ricercatori dell’INAF e i ricercatori (universitari o di altri Enti) associati all’INAF secondo quanto previsto dagli artt. 14 e 15 del Regolamento del personale.

 

Ciascun ricercatore può afferire ad un massimo di due macroaree, di cui una di afferenza primaria.

 

Ciascuna macroarea si dota di un Comitato di macroarea di non più di 5 membri, di cui 4 eletti dai ricercatori dell’INAF o associati all’INAF tra i ricercatori afferenti alla macroarea, e uno nominato dal Presidente dell’INAF sentiti i Direttori dei Dipartimenti Scientifici. Le consultazioni per i comitati di macroarea sono indette e regolamentate dall’U.O. Programmazione del Dipartimento Strutture di Ricerca. I membri eletti e nominati dei Comitati di macroarea restano in carica 2 anni e possono essere rinnovati una volta sola.

 

Ciascun Comitato di macroarea esprime al suo interno un proprio coordinatore. I coordinatori dei Comitati di macroarea fanno parte del Consiglio dell’Unità Organizzativa Programmazione di cui al Capo 2.

 

I progetti di ricerca elaborati e discussi nell’ambito delle macroaree, siano essi grandi progetti nazionali (afferenti al Dipartimento Progetti) che progetti nazionali tipo PRIN-MIUR (afferenti al Dipartimento Strutture), vengono sottoposti all’esame dell’U.O. Programmazione del Dipartimento Strutture di Ricerca per la loro prioritizzazione, tenuto conto anche delle linee strategiche di area identificate dalle macroaree.

 

 

Capo 2 - Unità Organizzativa Programmazione e relativo Consiglio di Unità

 

L’U.O. Programmazione è l’ambito nel quale viene fatta la prioritizzazione dei progetti scientifici e tecnologici dell’Ente sulla base delle qualità scientifiche del progetto, delle linee strategiche definite dal Consiglio di Amministrazione e del Piano a lungo termine definito dal Consiglio Scientifico.

 

La prioritizzazione è effettuata da un Consiglio di Unità di 9 membri, che può avvalersi di referee esterni. Fanno parte del Consiglio di Unità i 5 Coordinatori delle macroaree di cui al Capo 1, i Direttori dei Dipartimenti scientifici, il vice-Presidente del Consiglio Scientifico e il Coordinatore dell’U.O. stessa, che lo presiede.

 

La presenza, all’interno del Consiglio di Unità, del vice-Presidente del Consiglio Scientifico è intesa ad assicurare il necessario feed-back del Consiglio Scientifico nella prioritizzazione dei programmi scientifici, anche alla luce del Piano a lungo termine elaborato dal Consiglio Scientifico stesso.

 

La presenza all’interno del Consiglio di Unità dei coordinatori delle macroaree scientifiche è intesa ad assicurare il rispetto delle linee strategiche di area identificate dalle macroaree, nonché l’equilibrio tra le varie aree tematiche e il coordinamento tra di esse, anche alla luce delle linee strategiche dell’Ente e del Piano a lungo termine.

 

Il Coordinatore dell’U.O. Programmazione è nominato dal Direttore del Dipartimento Strutture, secondo quanto stabilito dalla delibera n. 41/2005 del 13.5.2005 del Consiglio di Amministrazione.

 

La prioritizzazione dei progetti effettuata dal Consiglio di Unità e le raccomandazioni relative sono trasmesse ai Direttori dei Dipartimenti Scientifici come input per l’elaborazione del Piano Triennale.

 

Non vengono discussi dalle macroaree né prioritizzati dal Consiglio di Unità quei progetti di ricerca libera e di Research & Development di interesse locale che vengono svolti autonomamente dalle singole Strutture di ricerca sotto la responsabilità dei Direttori di Struttura.

 

L’U.O. Programmazione organizza altresì, tipicamente su base annuale, un convegno nazionale per la presentazione e discussione dei progetti di ricerca elaborati nell’ambito delle macroaree tematiche.

 

 

Capo 3 - Elaborazione del Piano Triennale

 

Il Piano Triennale è elaborato dal Presidente sulla base dei contributi dei Direttori del Dipartimenti Scientifici, tenuto conto delle linee strategiche definite dal Consiglio di Amministrazione e del piano a lungo termine definito dal Consiglio Scientifico.

 

Il Piano Triennale è lo strumento fondamentale di programmazione delle attività dell’INAF. Le voci che concorrono a costituirlo sono indicate nell’art. 26 comma 4 del Regolamento di organizzazione e funzionamento dell’INAF.

 

Il Presidente può chiedere al Consiglio Scientifico di svolgere lavoro istruttorio e di consulenza per la formulazione del Piano Triennale, nei limiti dei compiti consultivi del Consiglio Scientifico come stabiliti dal Regolamento di organizzazione e funzionamento dell’INAF.

 

Nel predisporre il Piano, il Presidente, oltre a tener conto dei contributi dei Direttori dei Dipartimenti e delle risorse disponibili, si avvale del contributo del Direttore Amministrativo e dell’input degli Uffici di diretta collaborazione.

 

I Direttori dei Dipartimenti Scientifici tengono conto entrambi, nel preparare i loro contributi, della prioritizzazione dei progetti scientifici effettuata dal Consiglio dell’U.O. Programmazione sulla base delle proposte formulate e discusse dalla comunità scientifica nell’ambito delle macroaree, secondo quanto definito nei Capi 1 e 2.

 

Il Direttore del Dipartimento Strutture tiene conto inoltre delle proposte delle Strutture di ricerca, nonché di quelle delle Unità Organizzative e dei Servizi del Dipartimento.

 

Il Direttore del Dipartimento Progetti tiene conto anche delle proposte delle Unità Organizzative e dei Servizi del Dipartimento, nonché del Piano triennale e a lungo termine dell’ASI.

 

 

Capo 4 - Approvazione del Piano Triennale

 

La proposta di Piano Triennale, una volta elaborata sulla base dei contributi del Presidente e dei Direttori dei Dipartimenti Scientifici, viene presentata dal Presidente al Consiglio di Amministrazione per l’approvazione.

 

La proposta presentata al Consiglio di Amministrazione deve essere accompagnata dal parere del Consiglio Scientifico che può chiedere modifiche della stessa.

 

 

Capo 5 - Norme transitorie e scadenze a regime

 

Il disciplinare di cui ai Capi precedenti si riferisce al funzionamento a regime delle macroaree e dei Dipartimenti Scientifici.

 

In attesa della nomina dei Comitati di macroarea e dell’entrata in funzione a regime dell’U.O. Programmazione del Dipartimento Strutture, potranno essere definite modalità semplificate per la prioritizzazione dei progetti e la formulazione del Piano Triennale nonché per il finanziamento di proposte di ricerca presentate in risposta a bandi emessi dall’Ente.

 

A regime, le proposte di programmi di ricerca nell’ambito delle macroaree, anche in risposta a bandi dell’INAF per progetti scientifici e tecnologici, sono presentate entro i primi sei mesi di ogni anno. Il processo di selezione e la prioritizzazione delle proposte ai fini del Piano Triennale è concluso entro il mese di settembre di ogni anno.

 

L’elaborazione del Piano Triennale da parte del Presidente e dei Direttori dei Dipartimenti Scientifici è conclusa entro il mese di ottobre di ogni anno.

 

La proposta di Piano Triennale è presentata al Consiglio Scientifico all’inizio del mese di novembre di ogni anno e la relativa discussione da parte del Consiglio Scientifico è conclusa entro lo stesso mese.

 

Il Piano Triennale è presentato al Consiglio di Amministrazione per l’approvazione entro il mese di dicembre di ogni anno.