Black holes, gravitational waves and Space-time singularities
Dal 9 al 12 maggio 2017 si svolgerà presso la Specola Vaticana in Castel Gandolfo una
conferenza scientifica dal titolo “Buchi Neri, Onde Gravitazionali e Singolarità dello Spazio-Tempo” (Black Holes, Gravitational Waves and Space-Time Singularities). Il convegno intende celebrare la figura di Mons. George Lemaître, a cinquant’anni dalla sua morte, e la sua eredità scientifica. Lemaître fu anche direttore dell’Accademia Pontificia dal 1960 al 1966, anno della sua morte. Egli fu un sacerdote fervente e appartenne alla Fraternità Sacerdotale degli Amici di Gesù, fondata dal cardinale Mercier vescovo di Malines che lo ordinò sacerdote e che in quegli anni cercò di promuovere un rinnovamento della spiritualità sacerdotale. Inoltre fu un validissimo cosmologo, da tutti considerato uno dei padri, se non il padre della teoria del Big-Bang. In effetti già negli anni venti si era capito che le misure delle velocità di recessione delle galassie (nebulae) mostravano un inspiegabile moto di allontanamento la cui origine era sconosciuta. Lemaître fu il primo a spiegare nel 1927 il moto di recessione delle galassie come un effetto dell’espansione dell’Universo, e non come un moto peculiare degli oggetti osservati. Egli ottenne questo risultato risolvendo le complesse equazioni della allora giovanissima teoria della Relatività Generale di Einstein che prevede la possibilità che la geometria stessa della distribuzione delle masse nell’Universo si comporti come vera e propria sorgente di energia, capace di curvare la geometria dello Spazio-Tempo.
Tuttavia è la sua teoria dell’Atomo Originario, poi passata alla storia come Big-Bang, la ragione per cui è diventato famoso. Egli capì, dalla soluzione cosmologica che aveva trovato nel 1927, che andando indietro nel tempo l’Universo originariamente si era trovato in uno stato di densità energetica elevata e che, lui ipotizzò, doveva essere come quello di un Atomo originario da cui tutto aveva avuto inizio.
La conferenza della Specola Vaticana è anche essa frutto dell’eredità scientifica di Lemaître, e per questa ragione ci si confronterà sulle più importanti questioni aperte della cosmologia e dell’astrofisica moderna: cosa accade se cadessi dentro un buco nero? Quale è il destino ultimo del cosmo? Cosa è successo nei primi istanti del Big-Bang? Queste ed altre domande saranno al centro delle discussioni a cui parteciperanno, oltre agli altri partecipanti, illustri scienziati illustri come il premio
Nobel della fisica nel 1999 Gerald ’t Hooft, Roger Penrose, i cosmologi George Ellis, Andrei Linde e Joe Silk.
Uno degli scopi della conferenza sarà di incoraggiare una proficua interazione fra i partecipanti, provenienti sia dalla cosmologia teorica che osservativa, e di creare un ambiente adatto alla nascita di nuove idee e direzioni di ricerca nella cosmologia contemporanea. Infatti la recente rivelazione delle onde gravitazionali ha aperto una nuovo scenario nel nostro modo di vedere l'universo ed ha anche stimolato nuove speculazioni sulla vera natura delle singolarità dello Spazio-Tempo (I Buchi neri sono
un esempio di Singolarità dello Spazio-Tempo). Le domande che il convegno intende sviluppare sono: quali sono i limiti della moderna cosmologia? Quali sono le sfide scientifiche che potranno essere esplorate nel futuro prossimo?
La conferenza è stata organizzata anche con il contributo di due tra i più importanti enti di ricerca italiani, INAF e INFN.
Per maggiori informazioni:
Il sito web della conferenza