Firenze ha ospitato il congresso per celebrare i primi 20 anni di Swift
Quando il Neil Gehrels Swift Observatory è stato lanciato il 20 novembre 2004, l'obiettivo principale era di studiare i lampi di luce gamma (o Gamma-Ray Bursts - GRB), capirne le origini, studiare le galassie che li ospitano, in particolare dei GRB di breve durata (corti). Da allora, la missione ha ampiamente superato i suoi obiettivi scientifici. Swift ha scoperto i primi afterglow (l’emissione nei raggi X che segue il GRB) e le prime galassie ospiti dei GRB corti, ha scoperto GRB ad alto ed altissimo redshift, permettendo lo studio dettagliato delle galassie ospiti dall'Universo locale fino all'epoca della reionizzazione. Per la prima volta, Swift ci ha permesso di scoprire delle supernovae mentre stavano esplodendo, osservando lo shock-break out cioè la prima luce che esce da una supernova che sta esplodendo.
In più di vent’anni Swift ha scoperto e studiato più di 1600 GRB, fornendo posizioni a livello di arco secondo, curve di luce e spettri per la maggior parte di loro. Per più di 400 di questi GRB è stato possibile determinarne il redshift, cioè la loro distanza, e quindi la loro luminosità intrinseca. Un ricco campione di GRB che potrà essere studiato e sfruttato per molti anni ancora a venire.
Nato per studiare i GRB, nel corso degli anni Swift è diventato un’incomparabile macchina per osservazioni di tipo Target of Opportunity (osservazioni non preventivate di sorgenti transienti), eseguendone 4-5 al giorno per la comunità astronomica, grazie a una combinazione unica di strumentazione sensibile dall’ottico, all’ultravioletto, agli X-soffici e agli X-duri fino a 150 keV, e grazie ad una flessibilità operativa e capacità di ripuntarsi autonomamente in pochi secondi. Tutto questo offre capacità osservative senza precedenti: risposta rapida accompagnata da monitoraggio multi-lunghezza d'onda di qualsiasi classe di oggetti transitori/variabili. Nel tempo Swift è diventata una missione di riferimento per lo studio del cielo variabile, fornendo risultati unici per un gran numero di tipi di sorgenti.
Dopo quasi 20 anni di operazioni e di successi, si è ritenuto che fosse utile e necessario organizzare un congresso internazionale che riunisse le ricercatrici e i ricercatori protagonisti di questi studi per rivedere i successi di Swift e valutare le sue caratteristiche nel contesto dei campi in rapida evoluzione della Time Domain Astronomy e dell’astrofisica multi-messaggera. Visti gli ottimi risultati ottenuti con l’organizzazione di due precedenti congressi legati a Swift, il primo nel 2006 a Venezia, un anno e mezzo dopo il lancio, ed il secondo a Roma, in occasione dei primi 10 anni di operazione di Swift, anche questa volta l’incarico di organizzare il congresso per i 20 anni di Swift è stato dato al team italiano. Pertanto, dal 24 al 28 marzo 2025 si è organizzato presso il centro congressi di Firenze Fiera il meeting “Celebrating 20 years of Swift Discoveries” al quale hanno partecipato più di 180 ricercatori da tutto il mondo. Durante i 4 giorni si sono discussi i risultati ottenuti da Swift sui GRB, supernovae, distruzioni mareali, binarie X, stelle di neutroni, magnetar, nuclei galattici attivi, risultati integrati con quelli ottenuti con altra strumentazione sia da terra che dallo spazio e con quelli che si stanno ora ottenendo con altri satelliti messi in orbita di recente, quali il satellite cinese Einstein Probe ed il satellite sino-francese SVOM. Un congresso di grande successo durante il quale si sono succedute presentazioni di altissimo livello seguite da dibattiti molto interessanti sullo stato dell’arte e sulle prospettive future dei campi della time-domain e multi-messenger astronomy. Notevole è stata la partecipazione di studenti di dottorato e di giovani post-doc, a conferma della attualità e vitalità della missione a 20 anni dal lancio.