Consegna del Modello di Volo dell'Unità di Controllo di Strumento (ICU) di PLATO
Ad inizio dicembre 2024 sono stati completati con successo lo sviluppo ed i test del modello di volo dell'Unità di Controllo dello Strumento (ICU) della missione PLATO (PLAnetary Transits and Oscillations of stars) dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA). L'unità, realizzata da Kaiser Italia, è stata spedita al prime contractor OHB München (Satellite Prime Integrator) dopo l'autorizzazione da parte dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dell' Agenzia Spaziale Europea (ESA).
L'unità di controllo degli strumenti del satellite è un componente fondamentale del sistema di elaborazione dati (DPS) della missione ed è stata progettata per essere il cuore pulsante tra il modulo di servizio PLATO (SVM) e i sottosistemi del payload della missione, che includono la MEU (Main Electronics Unit), la FEU (Front-End Electronics) e la AEU (Auxiliary Electronics Unit).
Grazie al potente hardware ed alla rete SpaceWire, l'ICU garantisce un flusso di dati continuo e sicuro tra i vari sottosistemi e tra il sistema di elaborazione dati ed il satellite.
Il dispositivo include, oltre all'hardware, il software di avvio e il firmware FPGA sviluppati da Kayser Italia Srl, nonché il Router and Data Compression Unit (RDCU) sviluppato dall'Institute of Applied Physics di Graz Austria (IWF).
Il software applicativo ICU (ASW) è stato scritto e convalidato dal team INAF-IAPS, che ha supervisionato lo sviluppo e il collaudo. Il responsabile scientifico dell'ICU (Project manager) è il dott. Rosario Cosentino di INAF, che ha coordinato il lavoro di sviluppo e di integrazione dell'unità.
La missione PLATO è destinata a scoprire pianeti extrasolari ed a studiare le loro caratteristiche, viene considerata da molti una delle missioni più ambiziose dell'ESA. Il sistema DPS di PLATO, di cui l'ICU è una parte centrale, si occupa dell'acquisizione, elaborazione e trasmissione dei dati scientifici raccolti dalle 26 telecamere della missione (24 normali e 2 veloci). L'ICU, infatti, ha il compito di raccogliere, comprimere e inviare questi dati al modulo di servizio per l'analisi successive e gestire le comunicazioni tra tutti i sottosistemi ed il satellite.
Progettata e realizzata da un team che comprende istituti INAF e partner industriali, che hanno contribuito in modo determinante al successo della realizzazione della ICU,va ricordata la partecipazione dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, dell'Osservatorio Astrofisico di Firenze, dell'IAPS di Roma e la Fondazione Galileo Galilei (FGG).
Il successo della consegna dell'ICU rappresenta un importante passo avanti per il contributo italiano alla missione PLATO, che prevede di rivoluzionare la nostra comprensione dei sistemi planetari e delle stelle, grazie alla tecnologia avanzata e alla cooperazione internazionale tra ASI, ESA e i partner italiani.
INAF, come parte attiva di questa straordinaria missione, continua a impegnarsi nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie all'avanguardia per l'esplorazione spaziale.