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Igo: il trattato SKA è aperto alla sigla dei partner

Dopo quattro cicli di negoziati, il testo del trattato internazionale che istituisce l'Osservatorio SKA è stato concordato da tutte le parti. L'Italia, che ha guidato il processo di negoziazione multilaterale, è stato il primo Paese a siglare ieri con Nichi D'Amico, presidente INAF, il documento presso il MAECI
Si sono formalmente conclusi i negoziati per la firma del trattato internazionale che istituisce l'Osservatorio Square Kilometre Array (SKA), aprendo la strada ai membri fondatori della nuova organizzazione intergovernativa che firmeranno il trattato nel corso di quest'anno. Dopo quattro cicli di negoziati tenuti a Roma nel corso degli ultimi due anni e mezzo, il testo del trattato internazionale (Convenzione) che istituisce l'Osservatorio SKA è stato concordato da tutte le parti.

L'Italia, che ha guidato il processo di negoziazione multilaterale, è stato il primo Paese a siglare ieri il documento presso il Ministero degli Affari Esteri e della Collaborazione Internazionale (MAECI). Il professor Nichi D'Amico, Presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Capo della delegazione italiana nominata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR), ha visitato il MAECI incontrando Fabrizio Nicoletti, Direttore Centrale per l'innovazione e la ricerca presso la Direzione Generale per la promozione del sistema Paese.
"Con la parafatura della Convenzione per l'istituzione di una Organizzazione da trattato per il progetto SKA, si conclude con successo un'importante trattativa in cui il Governo italiano, che ha detenuto la Presidenza dei negoziati, ha avuto un ruolo autorevole", commenta D'Amico. "Siamo orgogliosi della determinazione del Governo per questa iniziativa, e ringraziamo i funzionari del MIUR, del MAECI, del MEF e del MISE che hanno collaborato con noi durante i negoziati", aggiunge.
Ciascuno dei partner internazionali è stato ora invitato a siglare il documento, un passo fondamentale verso l'istituzione di questa organizzazione intergovernativa. Entro quest'anno, i ministri dei paesi fondatori dell'Osservatorio dovrebbero firmare il trattato nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà a Roma. A seconda del processo legislativo di ciascun Paese, il testo dovrà poi essere ratificato dai parlamenti affinché l'Osservatorio SKA possa essere formalmente costituito.

Il coinvolgimento italiano in SKA - L’Italia, tramite l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), è una delle prime nazioni che ha preso parte al progetto per la costruzione di SKA. L’INAF è membro del Consorzio Dish (SKADC), guidato dall’Australia (CSIRO), del Consorzio Central Signal Processor (CSP), guidato dal Canada (NRC), ed è coinvolta nelle attività di Correlator and Central Beam Former, Non-Imaging processor e Local Monitor and Control. L’Istituto Nazionale di Astrofisica è inoltre membro del Consorzio Telescope Manager (SKA-TMC), guidato dall’India (National Centre for Radio Astrophysics NCRA-TIFR). Ultimo ma non meno importante, l’INAF è membro del Consorzio Aperture Array Design (SKA-AADC).

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Crediti: Il professor Nichi D'Amico, Presidente dell'INAF e Capo della Delegazione Italiana, sigla la Convenzione per la creazione dell'Osservatorio SKA presso il Ministero degli Affari Esteri e della Collaborazione Internazionale.