“Il cielo sono io”. Calvino a Monte Mario
“Il cielo sono io”. Calvino a Monte Mario
venerdì 9 maggio 2025, ore 17.00
Sede Centrale Istituto Nazionale di Astrofisica,
Viale del Parco Mellini, 84, Roma
«Al telescopio (il piccolo telescopio da 15 cm. di Monte Mario […]) Marte è un pianeta più perplesso di quanto non sembri ad occhio nudo». Così scriveva Calvino nel suo articolo Giove con la sciarpa, pubblicato per la prima volta su «la Repubblica» il 15 aprile 1982, per raccontare l’esperienza di una serata trascorsa presso l’Osservatorio Astronomico di Monte Mario a Roma. L’anno successivo lo stesso racconto avrà come protagonista non più Calvino ma il Signor Palomar e con il titolo L’occhio e i pianeti entrerà a far parte dell’ultima opera narrativa pubblicata in vita dall’autore: Palomar (1983).
Lo sguardo rivolto alle vaste distese del cosmo (in una prospettiva che, a partire dalle ricerche di Giorgio de Santillana, abbraccia l’intera storia della presenza umana sulla Terra) è al centro anche dell’ultimo intervento scritto da Calvino poche settimane prima della sua scomparsa: Il cielo sono io, pubblicato sempre su «la Repubblica» il 10 luglio 1985. È il frammento finale di un’intensa stagione di riflessioni e scritture in cui la collaborazione con il quotidiano «la Repubblica» rappresenta un diario ideale degli interessi e delle letture di Calvino, l’altro volto della sua biblioteca, la traccia dei suoi progetti possibili e incompiuti. Così come incompiute resteranno le Lezioni americane che, nell’incipit di Esattezza, richiamano proprio le suggestioni cosmologiche di Il cielo sono io.
Nella cornice delle iniziative promosse per il centenario della nascita dell’autore, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Fisica e Dipartimento di Lettere e Culture Moderne) e il Laboratorio Calvino invitano a tornare a Villa Mellini, oggi sede centrale dell'Inaf, sulle tracce di Calvino e del Signor Palomar, per celebrare il profondo legame fra immaginazione letteraria, conoscenza astronomica e impegno culturale che ha dato forma all’opera dello scrittore.
Il pomeriggio di studio è dedicato al rapporto fra Calvino e l’astronomia attraverso l’analisi delle sue pagine narrative e giornalistiche, della sua biblioteca personale e dei suoi rapporti intellettuali, con una panoramica sulle più recenti acquisizioni della scienza che, superando la fantasia dell’autore delle Cosmicomiche, hanno cambiato la nostra percezione dell’universo. In apertura Laura Di Nicola (Direttrice del Laboratorio Calvino - Sapienza Università di Roma) e Salvo Guglielmino (Inaf), seguiti dall’intervento di Massimo Bucciantini (Università di Siena), dalle relazioni di Paolo de Bernardis (Dipartimento di Fisica - Sapienza Università di Roma) e Francesca Rubini (Dipartimento di Lettere e Culture Moderne - Sapienza Università di Roma) e dagli approfondimenti scientifici di Francesca Altieri, Giusi Micela e Stefano Sandrelli (Inaf), con il coordinamento di Francesca Aloisio, Giangiacomo Gandolfi, Claudia Mignone (Inaf). Infine lo spettacolo da Una Giornata Stellare, opera di Roberto Bragalone (scrittore), Silvia Piranomonte e Marcella Di Criscienzo (Inaf) liberamente ispirata a Palomar.
Conclude la serata un’osservazione del cielo accompagnati dagli astronomi, che concluderà un viaggio tra le stelle e le parole, in onore di uno degli autori più amati del Novecento italiano.
L’evento è organizzato con il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Italo Calvino nel quadro degli incontri di Enciclopedia Calvino, vasto progetto interdisciplinare del Laboratorio Calvino fondato sullo studio della biblioteca dello scrittore.
Per maggiori informazioni:
- la locandina de "Il cielo sono io". Calvino a Monte Mario