Stars (Across the Universe)
Si sta svolgendo a Napoli, presso l’Osservatorio di Capodimonte, il congresso “Stars (Across the Universe)”. L’evento, in onore di Antonio Sollima, ricercatore dell’INAF recentemente scomparso, vede la partecipazione di oltre cento astronomi interessati allo studio dell’astrofisica stellare e popolazioni stellari, campi in cui la comunità scientifica italiana detiene una lunga tradizione di eccellenza a livello mondiale.
Negli ultimi due decenni, l'avvento di ampie indagini fotometriche e spettroscopiche condotte da terra e della missione spaziale ESA Gaia e dell'ampio sviluppo dell'asterosismologia, hanno rivoluzionato il campo. Ciò ha comportato una significativa trasformazione in termini di tecniche e metodi utilizzati per raggiungere obiettivi scientifici di lunga data e di recente identificazione, con una nuova generazione di scienziati che prende il palcoscenico.
Gli organizzatori hanno scelto di promuovere le ricerche condotte da studenti di dottorato o giovani ricercatori, dedicando la maggior parte del programma alla presentazione e discussione di loro lavori. Questa scelta ha portato a un’ampia partecipazione da parte di studenti e giovani ricercatori, favorendo l'incontro tra scienziati di diverse generazioni che operano in questo campo.
Questo congresso avviene a venticinque anni dall'ultimo incontro generale della comunità astrofisica stellare italiana (Carloforte nel 1998), e rappresenta un'opportunità per discutere il presente e il futuro del campo, gli ultimi aggiornamenti sullo stato dei progetti attuali e futuri, i risultati più recenti, promuovendo nuove collaborazioni e sinergie anche atte a favorire l’impatto e competitività della comunità nel futuro.
Il congresso include anche un evento riservato al pubblico, la conferenza di Flavio Fusi Pecci, astronomo e ex-direttore dell’Osservatorio Astronomico di Bologna e di Cagliari, dal titolo “Un problema di estrema gravità: i buchi neri... non sono buchi e non sono neri “