IAPS Roma
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Direttore Marco Feroci
INAF – Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma
Sito Web: www.iaps.inaf.it
Foto dell’Istituto nelle gallerie multimediali di IASF Roma e IFSI Roma
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Ecco la mappa più accurata dei vulcani di Io
24/01/2023
Identificati 242 “hot spot“, di cui 23 non osservati precedentemente, sul satellite più interno di Giove. I dati indicano una maggiore concentrazione di punti vulcanici caldi nelle regioni polari rispetto alle latitudini intermedie. Si tratta della mappatura migliore mai ottenuta da remoto. I risultati dello studio, guidato da Francesca Zambon dell’Istituto nazionale di astrofisica, sono stati pubblicati su Geophysical Research Letters
Vela, una pulsar al limite (della polarizzazione)
21/12/2022
Uno studio appena pubblicato su Nature riporta i risultati delle osservazioni nei raggi X della pulsar Vela e della sua nebulosa condotte dal telescopio spaziale Ixpe. Risultati che mostrano un grado altissimo di polarizzazione presente nella radiazione emessa da questa sorgente e dal suo vento di particelle, fornendo informazioni preziose sugli intensi campi magnetici associati alla pulsar e sulla loro configurazione
Natalità galattica
20/12/2022
Una nuova analisi dei dati raccolti dal satellite Herschel dell’Esa ha stimato il tasso di formazione stellare della nostra galassia, la Via Lattea, stabilendo che in media produce nuove stelle per un ammontare pari a due volte la massa del Sole ogni anno. Questo fa della Via Lattea una galassia “mediamente attiva”. Lo studio, guidato da ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica e pubblicato oggi su ApJ, getta un ponte tra l’astrofisica galattica e quella extragalattica
BepiColombo osserva la magnetosfera di Mercurio
13/12/2022
Con l'esperimento Serena, ideato per lo studio dell’ambiente particellare del primo pianeta del Sistema solare e installato sul satellite Mercury Planetary Orbiter della missione BepiColombo, i ricercatori hanno catturato gli spettrogrammi in energia delle particelle misurate sia fuori che dentro la magnetosfera di Mercurio. I risultati sono stati pubblicati su Nature Communications
Così s’infiamma il blazar Markarian 501
23/11/2022
Uno studio condotto sulle osservazioni di Ixpe da un team internazionale che comprende numerosi ricercatori italiani ha consentito di appurare che dietro l’accelerazione – a velocità prossime a quelle della luce – delle particelle di cui sono composti i poderosi getti emessi dai blazar, oggetti appartenenti alla famiglia dei nuclei galattici attivi tra i più luminosi del cielo, potrebbero celarsi potenti onde d’urto