IASF Palermo
Vengo da Maxi J1810-222, e vado a gonfie vele
19/04/2023
Osservata per la prima volta l’emissione di un vento ultraveloce proveniente da un buco nero mentre consuma materia dalla stella compagna. La scoperta, effettuata con lo strumento Nicer della Nasa, fornisce informazioni sul comportamento di alcuni fra gli oggetti più estremi dell'universo. «I dati ci hanno colto di sorpresa, mostrando un vento con velocità fino al 15 per cento della velocità della luce», dice Melania Del Santo, ricercatrice Inaf alla guida dello studio
Cartografia del vento di un disco d’accrescimento
11/04/2023
Osservando la binaria a raggi X Hercules X-1 con i telescopi spaziali Xmm-Newton e Chandra, un team internazionale di astronomi ha mappato per la prima volta la struttura verticale del vento lanciato dal disco d'accrescimento attorno a una stella di neutroni. Lo studio, reso possibile dalla particolare configurazione del disco e dal suo moto di precessione, è stato pubblicato su Nature Astronomy
Ventuno anelli nei raggi X non s’erano mai visti
28/03/2023
I raggi X provenienti dall'esplosione che ha generato il potente lampo gamma scoperto lo scorso 9 ottobre hanno illuminato ben 21 nubi di polvere nella nostra galassia, consentendo di determinare le loro distanze e le proprietà della polvere con precisione inaudita. Lo studio, a guida italiana, è stato possibile grazie alle osservazioni dei telescopi spaziali Esa Xmm-Newton e Nasa Swift
Buchi neri e stelle di neutroni: gemelli diversi
02/03/2023
I buchi neri e le stelle di neutroni nei sistemi binari condividono la stessa instabilità di accrescimento. Detto in altri termini: accrescono ed emettono materia allo stesso modo. È quanto emerge da uno studio pubblicato oggi sulle pagine di Nature. Con il commento di Tomaso Belloni e Thomas Russell, ricercatori dell'Inaf coinvolti nello studio
Quel vento tiepido durante un pasto abbondante
02/03/2022
Osservata per la prima volta l’emissione di venti caldi, tiepidi e freddi provenienti da una stella di neutroni mentre consuma materia dalla stella compagna vicina. La scoperta, effettuata utilizzando telescopi da terra e dallo spazio, fornisce nuove informazioni sui comportamenti di alcuni fra gli oggetti più estremi dell'universo. Con il commento di Thomas Russell, ricercatore all’Inaf Iasf di Palermo e coautore dello studio pubblicato oggi su Nature