Osservatorio di Catania
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Direttore Isabella Pagano
Indirizzo web http://www.oact.inaf.it
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Anello di detriti attorno al pianeta nano Quaoar
08/02/2023
L’anello che circonda il corpo transnettuniano si trova oltre il limite di Roche il che è particolarmente interessante: questo limite determina la distanza oltre la quale qualsiasi oggetto celeste in avvicinamento al pianeta verrebbe fatto a pezzi. Lo studio su Nature
Webb svela il lato oscuro della chimica dei ghiacci
26/01/2023
Recenti osservazioni di Jwst hanno permesso di acquisire spettri nella direzione di osservazione di alcune sorgenti che illuminano la nube molecolare Chamaeleon I, dove è stata identificata un'ampia gamma di molecole, dal solfuro di carbonile, ammoniaca e metano, alla più semplice molecola organica complessa, il metanolo. Con un commento di Maria Elisabetta Palumbo dell’Inaf, coautrice dello studio
Fibrillazioni rivelatrici nel cuore delle giganti rosse
16/12/2022
Le stelle che presentano al proprio interno discontinuità strutturali sono numerose. Lo mostra uno studio, guidato da Mathieu Vrard della Ohio State University, condotto sui dati acquisiti dal telescopio spaziale Kepler e pubblicato oggi su Nature Communications. Fra gli autori c’è anche Enrico Corsaro dell’Inaf di Catania
Completato il primo dei 26 occhi di Plato
12/12/2022
Il primo dei ventisei telescopi che andranno a formare l’occhio composito del cacciatore di pianeti extrasolari Plato dell’Esa è pronto. Ne parliamo con Roberto Ragazzoni (direttore dell’Inaf di Padova), instrument scientist dei telescopi di Plato, e Isabella Pagano (direttrice dell’Inaf di Catania), co-principal investigator della missione.
Silicio e zolfo in una stella sull’orlo dell’esplosione
14/11/2022
Un team di ricerca internazionale guidato dall’Istituto nazionale di astrofisica ha osservato, per la prima volta, molecole a base di silicio nei pressi di una stella massiccia ed evoluta: Eta Carinae, nella costellazione della Carena. La scoperta, ottenuta analizzando i dati del radiotelescopio Alma nel deserto di Atacama, in Cile, permette di comprendere i complessi processi di formazione delle molecole e della polvere in condizioni fisiche estreme