Osservatorio di Roma
Osservatorio di Roma

Direttore Lucio Angelo Antonelli
Indirizzo web http://www.oa-roma.inaf.it
Foto dell’Osservatorio nella galleria multimediale
Consulta l’elenco telefonico
Per centocinquanta microsecondi di ritardo
09/01/2023
Misurando il brevissimo intervallo temporale tra le emissioni in banda X e ottica di Psr J1023 – un raro tipo di pulsar – con quattro telescopi, fra i quali il Telescopio nazionale Galileo e il Telescopio Copernico dell’Istituto nazionale di astrofisica, un team guidato da Giulia Illiano dell’Inaf di Roma è riuscito a ricostruire la complessa geometria del sistema del quale la pulsar fa parte e il processo fisico all’origine del segnale
Una nuova veste per «Memorie della Sait»
22/12/2022
Quest'anno la storica rivista scientifica della Società astronomica italiana, «Memorie della Sait», compie 150 anni e si rinnova, diventando “referata” e open access. Giuliana Fiorentino, ricercatrice all’Inaf di Roma e direttrice della rivista, ci racconta tutte le novità
Guardando il Sole dalla terrazza più alta di Roma
28/11/2022
Il telescopio binoculare Solar Activity Mof Monitor (Samm) è posizionato sulla terrazza della villa di Monte Mario, sede dell’Istituto nazionale di astrofisica nella Capitale. Obiettivo: il monitoraggio continuativo dell’attività solare
Galassie all’alba del cosmo catturate da Jwst
17/11/2022
Una delle prime osservazioni realizzate con il telescopio spaziale James Webb lo scorso giugno ritrae due galassie tra le più antiche mai osservate, che popolavano l’universo quando aveva solo 350 e 450 milioni di anni, rispettivamente. Lo conferma lo studio di un team internazionale, guidato da ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica e pubblicato su The Astrophysical Journal Letters
Webb, i primi preprint sono da rivedere
17/11/2022
Il 12 luglio 2022 è stata pubblicata la Early Release Observations di Webb. Si tratta del primo pacchetto di dati del telescopio, alla base di numerosi preprint pubblicati nei giorni successivi su arXiv. Secondo un articolo uscito su Nature a fine settembre, questi preprint potrebbero dover subire modifiche, revisioni di dati e risultati a causa di una calibrazione non ottimale di alcuni strumenti di rilevazione del telescopio. Ne abbiamo parlato con Marco Castellano, tra i primi a utilizzare i dati di Webb e a pubblicarli su arXiv