INAF e la tecnologia
Ogni volta che un grande telescopio spinge il suo sguardo oltre i limiti dell’orizzonte conosciuto, anche il nostro orizzonte si amplia. E ogni volta che un satellite esplora i meandri più remoti dell’universo, qualcosa resta a Terra. Qualcosa che riguarda la nostra vita quotidiana: nuove tecnologie, materiali d’avanguardia, soluzioni inedite a problemi di tutti i giorni.
Questo perché, dai primi telescopi di Galileo all’Hubble Space Telescope, l’astrofisica ha sempre avuto sete di tecnologie e materiali d’avanguardia. Tecnologie e materiali ai limiti del possibile, non disponibili sul mercato, dunque da ideare e realizzare ex-novo. Tecnologie e materiali—come il processamento digitale delle immagini o le schiume a memoria di forma— che hanno radicalmente migliorato non solo il nostro modo di fare scienza, ma anche la qualità delle nostre vite.
L’astrofisica e la ricerca spaziale rivestono oggi, per l’Europa e per il mondo intero, un ruolo strategico di valore incommensurabile. Sono il comparto che funge da elemento di coesione, che ci consente di parlare insieme delle piattaforme per la sicurezza civile, dell’organizzazione dei sistemi per la difesa, delle tematiche sensibili dell’ambiente, dello sviluppo dei futuri sistemi di mobilità e delle nuove frontiere in campo energetico.
L’Istituto Nazionale di Astrofisica ne è consapevole. Progettando e utilizzando ogni giorno gli strumenti più all’avanguardia per l’osservazione dell’Universo, dalla Terra e dallo spazio, ha sempre considerato lo sviluppo di tecnologie innovative un tema di assoluta priorità.
Lo sviluppo e la realizzazione di progetti ed esperimenti per la ricerca astrofisica ha consentito alle strutture dell’Ente di acquisire livelli di eccellenza e un know-how di riferimento, nel panorama internazionale, in un numero considerevole di settori tecnologici: l’ottica di precisione, certo, ma anche l’elettronica, le telecomunicazioni, l’informatica, le microonde e le onde millimetriche, la meccanica, il controllo ambientale, la medicina, la sicurezza, l’energia e persino i beni culturali. Queste aree rappresentano per l’INAF la ragione del suo percorso nel panorama dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.
È una logica conseguenza che le tecnologie di frontiera realizzate per esperimenti di astrofisica da terra e dallo spazio debbano avere ricadute nella nostra vita quotidiana e per il miglioramento dell’economia del paese.
A questo proposito, l'INAF si è dotato di un'apposita Unità per il coordinamento delle politiche industriali, l'innovazione e il trasferimento tecnologico che ha, fra i propri obiettivi, anche fare operazioni di scouting delle tecnologie sviluppate per l’astrofisica allo scopo di trasferirle ad aziende già esistenti sul mercato, nonché far crescere nuove imprese di spin-off in settori capaci di assorbire gli esiti della ricerca. Queste sono le due direzioni che l’INAF ha fissato ed intrapreso nel proprio programma di Trasferimento Tecnologico. E già non mancano esempi concreti di applicazioni, brevetti e creazione di imprese di spin off nati grazie alle ricerche dell’INAF.
Di seguito sono elencati i principali settori di attività tecnologica dell’INAF.