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Le interazioni fra il Sole e la Terra

L’intero Sistema Solare è contenuto nell’eliosfera, una bolla di plasma che si forma quando il vento solare si espande nel mezzo interstellare locale. L’interazione fra i corpi del Sistema Solare e il vento solare può essere molto diversa a seconda che il corpo sia o non sia magnetizzato, abbia o non abbia l’atmosfera. Nel caso della Terra, a causa dell’interazione fra il vento solare e il campo geomagnetico si forma la magnetosfera terrestre. La piena comprensione dei meccanismi di trasferimento di energia e massa dal vento solare alla magnetosfera, e, più in generale, la conoscenza dei modi di risposta del sistema magnetosfera-ionosfera alle sollecitazioni del vento solare sono alcuni tra i più importanti traguardi nella fisica delle relazioni Sole-Terra, il cui raggiungimento impegna fortemente la comunità scientifica internazionale ed italiana. Per la ricerca in questo campo sono essenziali: le misure di campi elettrici e magnetici, delle funzioni di distribuzione delle particelle cariche e del flusso di atomi neutri energetici (ENA) fornite dalle missioni spaziali, come CLUSTER, Double Star, ACE, Geotail, IMAGE; le osservazioni delle aurore da Terra e dallo spazio, in particolare, la comunità italiana è impegnata nel mantenimento degli osservatori ITACA2 nell’emisfero boreale e nella acquisizione di immagini aurorali presso la stazione antartica Mario Zucchelli; la misura della convezione ionosferica in entrambi gli emisferi fornita dalla rete internazionale di radar SuperDARN, alla quale partecipa anche la comunità italiana; le misure di variazioni del campo magnetico sulla superficie terrestre, in particolare con la gestione italiana delle stazioni geomagnetiche a Baia Terranova e Dome C, in Antartide, e della rete di magnetometri SEGMA in Sud Europa. Negli ultimi anni la ricerca italiana ha prodotto risultati molto interessanti in quest’ambito. Nei prossimi anni i ricercatori italiani continueranno a essere impegnati nella ricerca su queste tematiche. La partecipazione al progetto SuperDARN continuerà con la gestione del radar di Kerguelen e con la realizzazione di due nuovi radar presso la base di Concordia in Antartide. Invece, relativamente allo studio della dinamica globale della magnetosfera, uno strumento per l’ENA imaging nella magnetosfera terrestre è stato proposto per la missione ASI ADAHELI.