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Tu sei qui: Home Sedi Sede Centrale INAF Direzione Scientifica USC VII: Bandi Competitivi INAF e HORIZON 2020

INAF e HORIZON 2020

AstroFIt2, Astronomy Fellowships in Italy 2, è un programma cofinanziato dall’INAF e dalla Commissione Europea attraverso il programma Horizon 2020, Azione COFUND, Marie Skłodowska-Curie. Attraverso due bandi, vengono finanziati 18 assegni di ricerca (Incoming Mobility), ciascuno della durata di 36 mesi, da svolgersi nelle strutture INAF sul territorio nazionale a scelta del candidato.

Excellence science

European Research Infrastructures

  • INDIGO-DataCloud. Sviluppa una piattaforma computazionale e informatica open source rivolta alle comunità scientifiche, distribuibili su molteplici tipologie di hardware e fruibile tramite e-infrastructure ibride, pubbliche o private. INDIGO-DataCloud aiuterà gli sviluppatori, fornitori di risorse, infrastrutture elettroniche e le comunità scientifiche a superare le sfide attuali in materia di elaborazione, storage e di rete cloud, colmando le lacune esistenti nei livelli di PaaS e SaaS. La piattaforma Indigo svilupperà e fornirà software per semplificare l'esecuzione di applicazioni su infrastrutture cloud e grid, aumenterà con caratteristiche avanzate la schedulazione del calcolo e  le performance della virtualizzazione di reti e spazio disco, favorendo la gestione dello strato PaaS e fornendo trasparenza, gestione degli errori e elasticità nella gestione degli accordi sul livello del servizio.
  • GREST. Un consorzio internazionale costituito da Enti di Ricerca, Università e industrie svolgerà attività finalizzate all'avanzamento del progetto di realizzazione del telescopio solare europeo EST, sviluppando prototipi di strumentazione e tecniche previste nel progetto (rivelatori, MCAO, spettropolarimetri) e analizzando gli aspetti legali, industriali e socio-economici legati alla realizzazione dell'infrastruttura.
  • EPN2020 - RI. EPN2020-RI è una nuova infrastruttura di ricerca che ha lo scopo di affrontare le sfide scientifiche e tecnologiche a cui le scienze del Sistema Solare si trovano oggi di fronte. Alla comunità scientifica verrà fornito accesso a dati, modelli e risorse di ogni tipo attraverso tutta l’area della ricerca europea
  • ASTERICS. Obiettivo del progetto è supportare e accelerare la realizzazione delle infrastrutture scientifiche identificate come prioritarie dall’iniziativa ESFRI (SKA, CTA, KM3Net ed E-ELT) e altre di interesse europeo e mondiale (tra cui la missione Euclid), lavorando sulle sinergie e le sfide comuni che questi progetti dovranno affrontare. Lo scopo è permettere una completa interoperabilità, soprattutto per quanto riguarda la gestione, l’elaborazione e l’utilizzo scientifico dell’enorme massa di dati che queste infrastrutture produrranno una volta in attività.
  • AHEAD. Obiettivo del progetto, coordinato da INAF/IAPS, è integrare e migliorare la capacità delle maggiori infrastrutture in Europa operanti nel campo dell’astrofisica delle alte energie, fornendo sia opportunità di accesso alle migliori facility per calibrazioni e di test, che opportunità per la comunità come accesso ad archivi ed analisi dati di missioni spaziali, grants per programmi di visiting, scuole, conferenze, divulgazione scientifica. Un forte e strutturato programma di sviluppo di tecnologie e innovazione consentirà inoltre alla comunità scientifica in Europa di mantenere una posizione di leadership nelle tecnologie altamente innovative e di frontiera rilevanti per il settore.
  • EGI-Engage. EGI-Engage è un progetto finanziato dal programma Horizon 2020 (successore dei tre progetti EGEE e di EGI-Inspire) che si propone di espandere le capacità del backbone europeo di servizi federati dedicati a calcolo, storage, dati, comunicazioni ed expertise, complementando le risorse delle comunità scientifiche.
  • EOSCpilot. Obiettivo di questo progetto multidisciplinare è supportare la prima fase dello sviluppo della European Open Science Cloud (EOSC), una infrastruttura su cui la Commissione Europea si aspetta investimenti per oltre 6 miliardi di Euro entro il 2020. In EOSCpilot, INAF è il rappresentante di  Astronomia e Astrofisica. Lo scopo del progetto è: A) definire la governance per EOSC contribuendo allo sviluppo di politiche e best practice per l’open science in Europa; B) sulla base di una serie di casi d’uso in diversi domini scientifici, sviluppare un sistema pilota orientato all’interoperabilità che integri servizi e infrastrutture; C) coinvolgendo un grande numero di comunità, costruire la competenza necessaria ad adottare un approccio aperto alla ricerca scientifica.
  • OPTICON. Estensione di OPTICON FP6 e OPTICON FP7, azione di coordinamento nel settore dell’Astronomia Ottica ed Infrarossa Europea finalizzata alla costituzione di forum di discussione su tematiche scientifiche e tecnologiche, di sviluppi di ricerca tecnologica dei base per strumentazione astronomica di interesse comune e di accesso ad infrastrutture di ricerca condivise.
  • RadioNet. Estensione di RadioNet FP6 e FP7 i cui scopi sono: l'accesso agli astronomi europei delle infrastrutture radioastronomiche mondiali, la definizione di un piano di sviluppo per il miglioramento di tali attrezzature, il supporto alla crescente comunità di radioastronomi ed ingegneri in vista della nuova generazione di strumenti radioastronomici.
  • AENEAS. E’ un progetto da 3 milioni di Euro inteso a pianificare e sviluppare un modello operativo per una rete distribuita di centri regionali per SKA e include collaboratori da 13 Paesi e 28 Istituti in tutto il mondo. AENEAS è stato pensato per affrontare le sfide che la comunità incontrerà per estrarre con successo l’informazione scientifica dall’incredibile mole di dati che SKA produrrà. AENEAS cercherà di coordinare le infrastrutture elettroniche di tutta Europa con quelle in altri Paesi membri della collaborazione per SKA al fine di costituire una piattaforma a livello internazionale senza confini e barriere per la scienza con SKA e i suoi precursori ed esplorerà le tecniche e le tecnologie necessarie a fornire alla comunità astronomica un valido supporto per l’utilizzo dei dati.
  • JUMPING JIVE. Questo progetto fa parte della Call H2020-INFRADEV-2016-2017, con l’obiettivo primario di rafforzare il ruolo dello European VLBI Network (EVN) e del Joint Institute for VLBI in Europe (JIV-ERIC) in vista di attività VLBI insieme a SKA. In particolare il progetto si propone di migliorare le prestazioni dell’EVN (aggiunta di nuovi telescopi, interfacce comuni), di migliorare la visibilità delle attività VLBI attraverso un programma di outreach e di effettuare attività di formazione presso le furure stazioni VLNBI in Africa.
  • PRE-EST. Il progetto completa la fase preparatoria per la realizzazione del Telescopio Solare Europeo (EST), fornendo i piani della forma giuridica, di governo e di finanziamento necessari per costruire e gestire l’infrastruttura. Inoltre, sarà effettuata la progettazione avanzata degli elementi chiave di EST con il coinvolgimento delle industrie e sarà scelto il sito di costruzione alle isole Canarie. EST permetterà di studiare processi di fisica fondamentale che hanno ricadute scientifiche, applicative e tecnologiche senza pari in astrofisica: processi MHD e instabilità nei plasmi, variabilità stellare e dell’ambiente circumstellare, processi rilevanti per lo Space Weather e il clima sulla Terra.
  • AARC2. Il progetto AARC2 si pone come scopo la progettazione di un'infrastruttura per l'Autenticazione e Autorizzazione a supporto della ricerca al fine di consentire l'accesso federato a tutti i servizi attraverso un unico insieme di credenziali (Single Sign On). Interoperabilità delle soluzioni proposte, supporto per le comunità di ricerca votate all'utilizzo intensivo di grandi moli di dati e sviluppo di efficaci modelli per la sostenibilità caratterizzano la vision di AARC2. INAF contribuisce ad AARC2 attraverso il pilot sull'autenticazione federata per il Cherenkov Telescope Array.
  • HEMERA. Infrastruttura di ricerca che mira a creare una nuova opportunità nel campo della scienza con esperimenti a bordo di pallone stratosferico. Lo scopo di questo progetto, iniziato a Gennaio 2018, è quello di rendere disponibili le già esistenti strutture per la scienza da pallone a tutti i gruppi di ricerca dell'Unione Europea e del Canada. L'INAF, con l'IAPS di Roma, ha un ruolo di grande rilievo nel progetto sia in ambito scientifico che di comunicazione. HEMERA rende possibile lo studio in diversi settori della scienza e della tecnologia, dall'astronomia, climatologia, fisica dell'atmosfera, biologia, alla ricerca e tecnologia spaziale. Il consorzio include 13 partners tra agenzie spaziali, aziende che operano nella costruzione dei palloni, istituti di ricerca e università.
  • SOLARNET. Ha lo scopo di sviluppare la comunità di ricerca europea che si occupa di fisica solare ad alta risoluzione attraverso 1) l’integrazione delle principali infrastrutture esistenti; 2) l’accesso ai telescopi e ai dati solari ottenuti da terra, dallo spazio e da simulazioni numeriche; 3) lo sviluppo e la diffusione delle competenze e dei dati disponibili: 4) l’attuazione di programmi di mobilità e formazione; 5) la realizzazione di nuova strumentazione. Il progetto coinvolge tutti gli istituti europei e i principali istituti extra-europei nei quali si svolge ricerca di fisica solare. I risultati ottenuti contribuiranno a definire aspetti del funzionamento del futuro telescopio solare europeo EST.
  • ESCAPE. Coinvolge  infrastrutture ESFRI (CTA, ELT, EST, FAIR, HL-LHC, KM3NeT, SKA) e  infrastrutture di ricerca a livello europeo (CERN, ESO, JIV-ERIC, EGO-Virgo). Il progetto ESCAPE riunisce partner scientifici provenienti dagli ambiti dell’astronomia e della fisica delle particelle, con l’intento di collaborare alla costruzione della European Open Science Cloud. Le azioni pianificate nel progetto vogliono realizzare soluzioni che facilitino l’integrazione di dati, strumenti e software scientifico; che favoriscano l’utilizzo di approcci comuni alla cura e gestione di dati di libero accesso; e che permettano l’interoperabilità̀ dei dati in EOSC al fine di realizzare infrastrutture virtuali multi- strumento per la scienza fondamentale.
  • NEANIAS guiderà la progettazione, sviluppo e integrazione nella European Open Science Cloud (EOSC) di servizi tematici innovativi in tre settori di ricerca riguardanti le scienze sottomarine, atmosferiche e spaziali. Ognuno di questi settori coinvolge una serie di partner, sia enti di ricerca che aziendali, che affronteranno le esigenze specifiche della propria comunità e ne consentiranno il passaggio ad EOSC e ai principi di Open Science. Il settore Spaziale, guidato da INAF, si propone di offrire servizi per (i) la gestione, analisi e visualizzazione dati, (ii) processamento di mappe e mosaici, e (iii) implementazione di algoritmi di structure detection e machine learning a supporto della scienza dei gruppi di astrofisica galattica e planetologia.

  • EPN-2024-RI. Europlanet ha lanciato un progetto da 10 milioni di euro, l'Europlanet 2024 Research Infrastructure (RI), per fornire accesso aperto alla più grande collezione al mondo di strutture per la simulazione di ambienti planetari, siti di analoghi planetari, nonché una rete globale di piccoli telescopi, servizi dati e supporto alla comunità. Europlanet 2024 RI mira ad ampliare la partecipazione alla scienza planetaria e fornisce l'infrastruttura per affrontare le principali sfide scientifiche e tecnologiche dei prossimi anni. L'INAF partecipa attivamente  con i suoi ricercatori distribuiti su diversi sedi  con varie responsabilità. Il progetto amplierà i servizi di accesso virtuale per includere un portale di mappatura geologica, GMAP e  per sfruttare l'apprendimento automatico per il riconoscimento e l'analisi automatici dei set di dati planetari.
  • AHEAD2020 è l'infrastruttura di ricerca per astrofisica delle alte energie selezionata come advanced community nel programma EU Horizon 2020. L’obiettivo è proseguire i processi di integrazione nel nostro settore e  sviluppare oltre lo stato dell’arte le facilities osservative di riferimento. Il Consorzio è coordinato da INAF (coordinatore: L.Piro, Project Scientist: L.Natalucci) e comprende altre 37 istituzioni europee. La partecipazione italiana vede 20 tra le maggiori strutture di ricerca e istituti della comunità di riferimento: 9 strutture INAF, 4 centri INFN, 4 Università, 2 istituti CNR, EGO (il consorzio europeo di ricerche per le onde gravitazionali), oltre a due industrie del settore, la Thales Alenia Space Italia e la SWHARD srl.
  • ORP - La rete ORP ha lo scopo di armonizzare metodi e tecniche di osservazione per strumenti ottici e radioastronomici a terra, fornire ai ricercatori europei l'accesso a una gamma più ampia di infrastrutture, basandosi sul successo e sull'esperienza delle reti OPTICON e RadioNet oltre a fornire formazione per le nuove generazioni di astronomi. Favorirà in particolare lo sviluppo del campo in forte espansione della cosiddetta astronomia multi-messenger, che sfrutta tutto lo spettro elettromagnetico, onde gravitazionali, raggi cosmici e neutrini. La rimozione delle barriere tra le comunità armonizzando i protocolli di osservazione e i metodi di analisi nei domini ottico e radio consentirà agli astronomi di lavorare meglio insieme durante l'osservazione e il monitoraggio di eventi astronomici transitori e variabili.
  • ChETEC-INFRA - costituirà un network tra le tre diverse tipologie di infrastrutture su cui si basa l’indagine sull’origine degli elementi chimici nell’Universo: i laboratori astro-nucleari, che forniscono dati di sezioni d’urto di reazioni nucleari; i supercomputer, che eseguono calcoli di struttura stellare e nucleosintesi; i telescopi e gli spettrometri di massa, che raccolgono dati sull'abbondanza di elementi ed isotopi. L’INAF contribuirà a questa rete, che riunisce 32 istituzioni di 18 paesi europei, con le proprie competenze nella misura di abbondanze chimiche nelle stelle e nella modellizzazione dell’arricchimento chimico della Galassia.

Future and Emerging Technologies

  • ExaNeST. ExaNeSt è stato selezionato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma di ricerca riguardante lo sviluppo di calcolo ad alte prestazioni in Horizon 2020  e assieme ad altri tre progetti europei coordinati, ha lo scopo di progettare un super computer di nuova generazione, composto da milioni di processori interconnessi da una rete ad altissima velocità e da un sistema di archiviazione dati di nuova concezione. Il progetto si prefigge di costruire un sistema di calcolo Europeo da 10 a 100 volte più potente di quelli oggi esistenti ma allo stesso tempo energicamente efficiente.
  • EuroEXA. Il progetto EuroExa si prefige di realizzare un prototipo di un sistema di calcolo parallelo scalabile fino all’ExaFlops, capace cioè di eseguire un miliardo di miliardi di operazioni aritmetiche al secondo. Il finanziamento di 20 milioni di euro per EuroEXA, nell’arco di 42 mesi, servirà allo sviluppo e all'implementazione di un sistema di elaborazione basato sulla tecnologia ARM con acceleratori computazionali implementati su FPGA Xilinx Ultrascale+ di nuova generazione. Si tratta della prima piattaforma per l’Exascale basata integramente su tecnologie Europee e sviluppata in Europa. La sfida del progetto non è solo realizzare un hardware competitivo, ma sviluppare anche il software e le librerie che permettano di sfruttare appieno gli EXAFLOPS a disposizione.

European Research Council

  • FORNAX. L'obiettivo di FORNAX è di studiare l'evoluzione delle galassie che vivono nelle regioni più dense dell'Universo, gli ammassi di galassie. Qui diversi processi fisici fanno sì che le galassie perdano il loro contenuto di gas freddo – il materiale di base per la formazione di nuove stelle. Con FORNAX studierò questi processi tramite l'osservazione del flusso di gas freddo da e verso le galassie all'interno di un importante ammasso vicino: Fornax. Rivelerò i più minuti segni della rimozione di gas dalle galassie, scoprirò le più piccole galassie che ancora contengono gas freddo, e tenterò di rilevare per la prima volta il gas freddo che, secondo le teorie cosmologiche, si dovrebbe trovare nello spazio intergalattico.

  • DRANOEL. L'imminente avvento di nuovi strumenti, porterà grandi cambiamenti nella radioastronomia. Il progetto ERC DRANOEL affronterà il mistero dell'origine dell'emissione radio e dell'evoluzione del campo magnetico negli ammassi di galassie attraverso un approccio combinato di osservazioni fatte da strumenti all'avanguardia, e metodi innovativi per interpretare i dati.
  • ClustersXCosmo. Il progetto analizzerà le proprietà  degli ammassi di galassie, le più grandi strutture cosmiche esistenti gravitazionalmente legate. Si pone come obbiettivo sia lo studio delle componenti fondamentali dell'Universo, come la materia ed energia oscura, sia lo studio delle formazione ed evoluzione delle galassie, oggetti astrofisici di grande interesse e complessità. Per ottenere questi risultati utilizzerà sia simulazioni numeriche allo stato dell'arte, sia dati osservativi multifrequenza ottenuti dai più potenti telescopi, quali il satellite dell'agenzia spaziale europea Planck ed il South Pole Telescope, situato in Antartide.
  • GASP. Si pone l’obiettivo di studiare i fenomeni fisici che sottraggono gas alle galassie, determinandone la storia di formazione stellare. Combinando dati MUSE, ALMA, APEX, JVLA e UVIT con simulazioni idrodinamiche, questo progetto investigherà la rimozione e l’accrescimento del gas in quelle galassie che sono sottoposte  a processi legati all’ambiente, come ammassi e gruppi di galassie, confrontandole con galassie in filamenti e isolate. I dati di GASP permettono di studiare in modo approfondito tutte le principale fasi del gas (neutro, ionizzato e molecolare) e determinare sia il tasso di formazione stellare attuale che la precedente storia, studiare il collegamento tra gas e attività dei nuclei galattici attivi, e analizzare il ruolo dei diversi processi fisici per il declino della formazione stellare.

  • ECOGAL è un ERC SYNERGY che unirà l'expertise di 4 centri di ricerca Europei di eccellenza. Grazie all'analisi completa di tutte le surveys di piano Galattico e dischi circumstellari dall'infrarosso al radio, e alla realizzazione di estese librerie di simulazioni numeriche multiscala, ECOGAL caratterizzerà il funzionamento dell'ecosistema Galattico svelando il complesso intreccio non-lineare fra gravità, turbolenza, campo magnetico e feedback dinamico-radiativo, e definendo un modello globale unificato per la nascita ed evoluzione delle strutture dense del mezzo interstellare della Via Lattea partendo dal disco galattico, attraverso le regioni di formazione stellare, fino ai dischi protoplanetari.
  • Hot Milk è un progetto che si pone l’obiettivo di mappare l’emissione prodotta dal plasma caldo all’interno della nostra Galassia tramite l’analisi dei dati eROSITA. Il progetto è in collaborazione con il Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics di Garching (MPE). Ci aspettiamo che la caratterizzazione dell’emissione in banda X della fase calda della Via Lattea ci permetterà di individuare i flussi di barioni Galattici ed eventualmente decifrare come l’attività nel disco della Via Lattea possa produrre venti che influenzano il bulge e l’alone della nostra Galassia ed in galassie vicine.

Marie Skłodowska-Curie actions

  • SUNDIAL. Ha lo scopo di sviluppare nuovi algoritmi per data set di elevate complessità e dimensioni come quelli attesi dalle survey di nuova generazione, quali LSST e EUCLID. Il Network raggruppa istituti di Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Olanda che lavoreranno su due large programs in fase di acquisizione al telescopio VST: la Fornax Deep Survey (FDS) and la Kilo Degree Survey (KIDS). In SUNDIAL astronomi e esperti di computer science dovranno sviluppare tecniche di deep learning per studiare l’evoluzione delle galassie, per identificare in maniera automatica le deboli sottostrutture generate nelle interazioni tra le galassie e rintracciare le le galassie nane o ultra-diffuse in grandi aree del cielo. SUNDIAL addestrerà 14 studenti di dottorato e l'INAF-Osservatorio di Capodimonte è il nodo dove si svilupperanno metodi di classificazione delle galassie da applicare ai dati LSST. Il network include 5 aziende private che offriranno stages agli studenti e aiuteranno a ricercare applicazioni civili alle metodologie sviluppate nell'ambito del network.
  • ACO. E' un progetto costituto da una rete di beneficiari - 10 istituti di ricerca e 3 società private - più 8 organizzazioni partner, con il seguente duplice scopo: 1) Comprendere le origini del nostro Sistema Solare con gli strumenti d’indagine propri dell’Astro-Chimica; 2)      Formare una nuova generazione di ricercatori con competenze interdisciplinari: da quelle proprie della ricerca scientifica multidisciplinare alle competenze comunicative e manageriali. I partecipanti sono tra loro complementari e indispensabili per raggiungere gli obiettivi: - di tipo strumentale, osservativo, teorico, computazionale, di modellazione, e sperimentale per gli scopi scientifici; - di tipo informatico, manageriale e di comunicazione scientifica per poter fornire una formazione completa e scalabile in diversi contesti.

Industrial leadership

Space

  • GaiaUnlimited - L’obiettivo è fare ricerche sulla funzione di selezionamento del catalogo Gaia e sviluppare e implementare programmi per tale funzione anche in combinazione con altri cataloghi. Insieme ai dati verranno resi pubblici i programmi necessari agli scienziati per applicare la funzione di selezionamento alle loro analisi dati di Gaia. Una funzione di selezionamento ben definita è indispensabile per sfruttare pienamente l’informazione trasformazionale di questa missione europea di punta e renderà possibili nuovi metodi di analisi scientifica, generando un incremento delle pubblicazioni e una migliore riproducibilità dei risultati. I dati del catalogo Gaia definiranno lo standard per i dati astronomici fondamentali per i prossimi decenni e questo progetto contribuirà ad incrementare ancora di più il valore della missione spaziale Gaia.
  • NEOROCKS. Ha come obiettivo lo studio delle proprietà fisiche degli asteroidi che passano vicino alla Terra (Near Earth Objects, NEO) e costituiscono un potenziale pericolo per il nostro pianeta. Si prefigge di: I) sviluppare e validare algoritmi innovativi per la determinazione orbitale dei NEO; II) condurre osservazioni per la determinazione delle proprietà fisiche degli oggetti scoperti, dando priorità ai corpi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta; III) sviluppare modelli e simulazioni per migliorare la conoscenza della natura dei NEO, focalizzandosi sugli oggetti più piccoli (i più rilevanti nella definizione di strategie di mitigazione in spazio e a Terra); IV) assicurare la massima visibilità e disseminazione dei dati; V) promuovere la cooperazione europea e internazionale sulla caratterizzazione fisica dei NEO; VI) garantire continuità nelle attività di sensibilizzazione del pubblico, necessarie per migliorare la pubblica comprensione del rischio posto dai NEO, contrastando la diffusione di notizie false e allarmi ingiustificati.
  • 2-3SST2018-20. segue il progetto già avviato nel 2016 e ha come principale obiettivo l’upgrade dei sensori europei per aumentarne le loro prestazioni e garantire la sorveglianza e il monitoraggio dei satelliti dei Paesi membri dell’UE. Il fine è proteggere le infrastrutture spaziali, ma produrre anche un servizio per la sicurezza dei cittadini europei, in caso di pericolo di rientro sul territorio europeo di oggetti di grosse dimensioni. Lo scopo è ottenere una rete di sensori in grado di produrre un database dei detriti in orbita e la creazione di centri operativi che elaborino i dati forniti dai sensori e producano: valutazione del rischio di collisione in orbita, identificazione dei frammenti in caso di esplosione o collisione di satelliti, stime delle tempistiche e delle aree di impatto a Terra nelle fasi di rientro di oggetti di grandi dimensioni e diffusione di eventuali allarmi verso gli organi competenti.
  • HERMES-SP. Obiettivo del progetto coordinato da INAF in collaborazione con ASI e numerose università e PMI italiane e europee, è sviluppare, implementare e utilizzare in orbita una minicostellazione di nano-satelliti equipaggiati da rivelatori di raggi X e gamma per la osservazione e la determinazione delle posizioni di Gamma Ray Burst e altri transienti di alta energia come le controparti elettromagnetiche degli eventi di onde gravitazionali.  HERMES-SP vuole contribuire agli obiettivi di Spazio 4.0 identificando e standardizzando approcci innovativi per fabbricare, assemblare e testare componenti miniaturizzati. Spazio 4.0 vuole cambiare il meccanismo del mercato nel settore spaziale, aprendo la possibilità di effettuare applicazioni spaziali anche complesse e ambiziose a una platea vasta di attori principali, come piccoli gruppi di ricerca e PMI.
  • PLANMAP. Si propone di produrre mappe geologiche altamente informative per Marte, Mercurio e la Luna, tre corpi del Sistema Solare di forte interesse per la comunità planetologica europea nella prossima decade. Le mappe includeranno, attraverso data-fusion, diverse informazioni ottenute dalle recenti missioni spaziali planetari (composizione, datazione, morfologia e, per Marte, dati in situ) e forniranno la base per modelli geologici 3D del sottosuolo. Le carte geologiche delle superfici planetarie costituiscono un contributo essenziale per pianificare strategie di missione di successo, mentre ambienti virtuali di Marte e Luna verranno verosimilmente utilizzati per permettere un training adeguato agli astronauti del prossimo futuro. Per mantenere l’Europa a livello di eccellenza nell’ambito dell’esplorazione spaziale, PLANMAP ha l’obiettivo finale di sviluppare e promuovere un network più efficiente per la realizzazione di mappe geologiche planetarie. I prodotti ottenuti saranno messi a disposizione della comunità di interesse negli archivi pubblici europei, in particolare in quelli dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea).
  • EWC. Ha come scopo il progredire della comprensione di alcuni degli effetti sistematici che impattano sulle misure di lensing gravitazionale debole (WL). L’effetto da misurare è molto debole ma misurabile e distorce leggermente la forma delle galassie lontane per la curvatura dello spazio tempo causata dalle masse lungo la linea di vista, aumentandone l’ellitticità. Per avere buone misure servono quindi molte galassie. E’ ottimale l’uso di telescopi spaziali che non soffrono gli effetti della variabilità della nostra atmosfera e della gravità locale quando si inclina il telescopio. Misure molto precise come quelle attese dalla missione Euclid richiedono quindi un controllo stringente di altri effetti non cosmologici che possono contribuire alla ellitticità misurata ma che “inquinano” il valore dovuto al WL. Tra questi effetti vi sono problemi dovuti all’allineamento intrinseco delle galassie ed altri dovuti alla diffrazione del telescopio, la quale è funzione della lunghezza d’onda. Il progetto si focalizza sullo studio di questi due effetti, il primo studiato con nuove misure da terra, il secondo tramite studio di immagini dello Hubble Space Telescope.
  • BeyondPlanck. La rilevazione delle onde gravitazionali primordiali è tra le più grandi potenziali conquiste intellettuali nella scienza moderna. Tuttavia, dagli ultimi esperimenti ultra-sensibili come Planck, è chiaro che la sensibilità strumentale non e’ sufficiente per un suo rilevamento affidabile. La contaminazione dovuta alla Via Lattea oscura il segnale cosmologico e le interazioni del secondo ordine tra questa radiazione e la stessa caratterizzazione dello strumento portano ad un problema non lineare e complesso. In questo progetto si studierà una soluzione innovativa che consente la stima congiunta dei parametri cosmologici, componenti astrofisici e specifiche dello strumento basata sul sistema di campionamento Gibbs.
  • 2-3SST2016. Il framework di Space Survelliance and Tracking (SST) ha come principale obiettivo fornire servizi di sorveglianza e monitoraggio agli utenti istituzionali e agli operatori satellitari dei Paesi membri dell’UE, al fine di garantire e proteggere la disponibilità a lungo termine delle infrastrutture spaziali che sono essenziali per la sicurezza dei cittadini europei. Si vuole ottenere una rete di sensori in grado di produrre un database dei detriti in orbita e la creazione di centri di elaborazione dei dati che si occuperanno principalmente di: valutazione del rischio di collisione tra oggetti, diffusione degli allarmi, identificazione dei frammenti e stime delle tempistiche e probabile luogo di impatto a Terra (nelle fasi di rientro).
  • EURO-CARES. Un team internazionale di industrie aerospaziali, università ed enti di ricerca lavora allo sviluppo di una roadmap per la realizzazione di un centro europeo per la cura di campioni di materiale extraterrestre riportato a terra da asteroidi, comete, Luna e Marte per mezzo di missioni spaziali. Il Centro raccoglierà i campioni di tutte le missioni spaziali europee di “Sample Return” favorendo gli studi scientifici, preservando i campioni nel tempo ed impedendo l’eventuale contaminazione terrestre da parte di qualsiasi agente patogeno di natura sconosciuta.
  • UPWARDS. Il Consorzio internazionale Understanding Planet Mars With Advanced Remote-sensing Datasets and Synergistic Studies (UPWARDS) analizzerà i dati raccolti dalla missione europea Mars Express e da altre missioni verso il pianeta rosso, sviluppando strumenti di analisi di dati innovativi e applicando nuovi modelli geofisici ed atmosferici. UPWARDS produrrà un nuovo database globale del clima di Marte, assimilando le osservazioni di veicoli spaziali in simulazioni al computer che produrranno set di dati 4D (spaziale e temporale) per la comunità scientifica. I dati forniti da UPWARDS agli archivi pubblici europei, e in particolare all'Agenzia Spaziale Europea, saranno molto preziosi per gli scienziati che studiano Marte e per la preparazione delle missioni spaziali future, come ExoMars.
  • PPoSS. L’obiettivo generale del progetto è di creare un forum internazionale in cui affrontare le problematiche scientifiche e tecnologiche per la Planetary Protection (contaminazione biologica ed organica) di corpi esterni del sistema solare, tra cui piccoli corpi. Verranno, inoltre, elaborate politiche di protezione planetaria attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni internazionali e di esperti e, quindi, fornire raccomandazioni al COSPAR. I risultati del progetto verranno presi in considerazione nel contesto generale della tutela degli ambienti planetari.

European Innovation Council

  • EUPEX. E' un progetto che comprende infrastrutture di ricerca, centri di calcolo e aziende Europee. Ambisce a progettare, costruire e rendere accessibile la prima piattaforma HPC exascale-level basata interamente su tecnologia sviluppata in Europ, dall'architettura ai processori (che saranno derivati da EPI), dal system software agli strumenti di sviluppo.
    Per preparare le comunità HPC, AI e Big Data per i futuri sistemi exascale-level è basato sul co-design e include alcuni dei codici Europei più utilizzati in vari ambiti scientifici (scienza dei materiali, ingegneria, clima, biologia e astrofisica).
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Il ricercatore INAF è stato recentemente insignito del prestigioso premio per le sue innovative ricerche sulla dinamica del plasma spaziale

Il ricercatore INAF è stato recentemente insignito del prestigioso premio per le sue innovative ricerche sulla dinamica del plasma spaziale

Giovedì 29 febbraio alle ore 18, il Prof. Roberto Maiolino dell’Università di Cambridge (Regno Unito) terrà una conferenza pubblica sul tema “L’Universo invisibile svelato dal Telescopio Spaziale James Webb” presso il Dipartimento di Fisica della Sapienza Università di Roma

Giovedì 29 febbraio alle ore 18, il Prof. Roberto Maiolino dell’Università di Cambridge (Regno Unito) terrà una conferenza pubblica sul tema “L’Universo invisibile svelato dal Telescopio Spaziale James Webb” presso il Dipartimento di Fisica della Sapienza Università di Roma