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INAF e FP7

CAPACITÀ - INFRASTRUTTURE DI RICERCA

  • OPTICON: Estensione di OPTICON FP6, azione di coordinamento nel settore dell'astronomia ottica ed infrarossa europea finalizzata alla costituzione di un forum di discussione per stimolare nuove iniziative, favorire l'accesso ai telescopi e la ricerca in settori tecnologici di interesse comune.
  • RadioNet-FP7:  Estensione di RadioNet FP6 i cui scopi sono: l'accesso agli astronomi europei delle infrastrutture radioastronomiche mondiali; definizione di un piano di sviluppo per il miglioramento di tali attrezzature; supporto alla crescente comunità di radioastronomi ed ingegneri in vista della nuova generazione di strumenti radioastronomici.
  • EVALSO:  L'obiettivo strategico del progetto è l’integrazione nella griglia strumentale mondiale delle strutture scientifiche create in Cile dalla comunità astronomica europea (ESO, AUGER). Tale traguardo può essere raggiunto con la creazione di un'infrastruttura fisica che migliori il collegamento telematico tra l'Europa e l’America Latina, complementare a quelli già esistenti (RedCLARA, ALICE, GEANT).
  • EURO VO-AIDA:  Nell'ambito del programma per la creazione di un Osservatorio Virtuale, EuroVO Astronomical Infrastructure for Data Access ha i seguenti obiettivi: unificare gli archivi di dati astronomici in Europa in un'infrastruttura informatica unica; integrare i meccanismi di accesso ai dati e migliorare la possibilità di produrre risultati scientifici; studiare sviluppi tecnologici per seguire l'evoluzione nel settore; fornire attività di supporto ai gestori degli archivi.
  • PrepSKA:  Piano di implementazione per la definizione di una proposta di finanziamenti governativi per la futura costruzione di SKA, radiotelescopio con una sensibilità di circa cento volte maggiore rispetto agli standard attuali.
  • E-ELT Prep:  Piano di implementazione per la definizione di una proposta di finanziamenti governativi per la futura costruzione E-ELT, un telescopio gigantesco di 39 mt. Il progetto è portato avanti dall'European Southern Observatory in rappresentanza degli Stati che vi aderiscono. INAF partecipa come parte terza.
  • EST:  Studio di fattibilità scientifico, tecnico e finanziario per la costruzione di un telescopio solare della classe 4 mt, capace di utilizzare contemporaneamente durante le osservazioni più strumenti che operano nelle lunghezze d’onda della luce visibile e del vicino infrarosso, con elevatissima risoluzione spaziale e temporale.
  • EuroPlaNet RI:  Creazione di un'unica infrastruttura di ricerca europea per la scienza planetaria e l'esplorazione spaziale, tramite l'accesso transnazionale ai laboratori, l'accesso remoto ai dati scientifici delle missioni e la trasformazione del Servizio Integrato e Distributo di Informazioni (IDIS) in un Osservatorio Planetario Virtuale.
  • EGEE III:  Costituisce la terza iterazione del progetto Enabling Grids for E-sciencE. Sviluppo/consolidamento di un'infrastruttura di calcolo distribuito per la ricerca.
  • HELIO:  L’Heliophysics Integrated Observatory, HELIO, istituirà una rete di servizi distribuiti sul territorio europeo rivolti ad una ampia comunità di ricercatori coinvolti nel settore dell’eliofisica. Questo nuovo campo di studio indaga le relazioni Sole - Sistema solare e richiede lo sfruttamento congiunto di osservazioni solari, eliosferiche, magnetosferiche e ionosferiche. HELIO fornirà il più completo sistema integrato di informazioni nel suo ambito.
  • VAMDC:  Il Virtual Atomic and Molecular Data Center (VAMDC) ha come obiettivo quello di realizzare un'interfaccia scientifica digitalizzata sicura, documentata, flessibile e interoperabile per gestire i dati di misure atomiche e molecolari, dati che sono di fondamentale importanza in un'ampia gamma di settori, come l'astrofisica, fisica dell'atmosfera, fusione nucleare, scienze dell'ambiente, chimica delle combustioni e applicazioni industriali che vanno dai plasmi all'illuminazione.
  • CTA-PP:  La Preparatory Phase per il Cherenkov Telescope Array (CTA-PP) si occuperà di seguire la definizione di prerequisiti fondamentali per l’approvazione, la costruzione e l’operatività del CTA (Cherenkov Telescope Array). Questo strumento sarà la prima struttura osservativa aperta per astronomia gamma nel campo delle altissime energie, con prestazioni drasticamente incrementate rispetto agli analoghi strumenti oggi operativi in termini di sensibilità, dominio di energia, capacità di osservazione e flessibilità.
  • EGI-InSPIRE:  EGI-INSPIRE coordinerà il passaggio da un sistema basato su un progetto (la serie EGEE) a una sostenibile pan-European e-Infrastructure. Il progetto di quattro anni sosterrà le griglie di calcolo ad alte prestazioni (HPC) e di computer ad elevata capacità (HTC) risorse e coinvolge più di 50 istituzioni in 40 paesi.
  • CASSIS:  CASSIS (Coordination Action for the integration of Solar System Infrastructures and Science) si propone di coordinare infrastrutture e progetti (HELIO, EuroPlanetRI e SOTERIA) che studiano il Sistema solare. Tre sono gli ambiti in cui si attuerà questa azione: miglioramento dell’interoperabilità dei dati e metadati scientifici raccolti, introduzione di standard codificati nella produzione e gestione dei dati stessi e avvio di attività per sfruttare le informazioni raccolte con un approccio più coerente e globale.
  • Euro VO-ICE:  Il progetto, della durata di un anno, è incentrato sulla preparazione di tutte le misure necessarie per continuare il lavoro pionieristico avviato con Euro-VO (European Virtual Observatory), condividendone i concetti con altre discipline scientifiche.
  • NEXPReS:  Obiettivo della proposta è quello di migliorare le prestazioni nello sfruttamento scientifico dell’European VLBI Network (EVN) da parte degli enti di ricerca coinvolti. Le attività indicate permetteranno l’introduzione di un componente e-VLBI per ogni esperimento, con lo scopo di migliorarne l’affidabilità, la flessibilità e la sensibilità. Aumenterà quindi la capacità scientifica di questa infrastruttura di ricerca distribuita, migliorando la qualità dei dati raccolti e producendo immagini più dettagliate del cielo radio per più ampio numero di astronomi.
  • ASTRONET:  Obiettivo di ASTRONET è definire un meccanismo di pianificazione strategica per tutta l’astronomia europea per i prossimi 5-25 anni, con una rete di partners ampliata dai 6 paesi della prima fase (ASTRONET FP6) ai 26 paesi attuali. ASTRONET FP7 si prefigge di contribuire a mobilitare le risorse intellettuali europee nella preparazione dei piani futuri per la ricerca astronomica così come per garantire ritorni scientifici delle Infrastrutture di ricerca europee. Una cooperazione di così vasta scala servirà anche ad una ottimizzazione delle risorse attualmente dedicate all’astronomia, a una migliore integrazione dei nuovi stati membri soprattutto rafforzando la loro abilità nel formare figure scientifiche e tecnico/ingegneristiche di alto profilo in grado di affrontare le sfide che le future Infrastrutture pongono.
  • GLORIA: Obiettivo del progetto è offrire a chiunque ami l’astronomia, dagli astrofili agli studenti ai singoli cittadini, tempo d’osservazione gratuito su 17 telescopi robotici sparsi in tutto il globo.
  • Radionet3: RadioNet3 e' un progetto che coordina le principali infrastrutture Europee di radioastronomia per migliorare qualità e quantità della ricerca scientifica svolta dagli astronomi europei. Coinvolge 27 partners che gestiscono radiotelescopi di punta e fanno ricerca tecnologica avanzata in settori importanti per la radioastronomia. RadioNet3 è organizzato in 7 Networking Activities di coordinamento, 9 programmi per Transnational Access alle infrastrutture osservative, 4 Joint Research Activities per sviluppi tecnologici.
  • SCI-BUS: Lo scopo principale del progetto consiste nel creare Gateway Scientifici attraverso una metodologia innovativa basata su gUSE/WS-PGRADE. I Gateway consentiranno l'accesso a risorse scientifiche e computazionali e faciliteranno, allo stesso tempo, l'utilizzo di risorse di calcolo: Distributed Computing Infrastructures (DCIs), principalmente sistemi Grid, risorse HPC e Cloud Computing, tipicamente accessibili solo ad utenti esperti e certificati.
  • GO-SKA: Estensione di PrepSKA, il progetto ha per scopo l'elaborazione delle linee guida delle policy di organizzazione, finanziamento e coinvolgimento industriale globale relativi alle fasi di costruzione e funzionamento dello SKA (The Square Kilometre Array), il cui inizio è previsto per il 2016.
  • ER-Flow: Il progetto ER-flow è un progetto biennale ed ha un duplice obiettivo: a) promuovere la condivisione di workflow b) studiare l’interoperabilità dei dati scientifici in un ambiente di workflow condivisi. Il consorzio ER-flow include quattro delle maggiori comunità scientifiche: Astrofisica, Chimica Computazionale, Eliofisica, e Life Sciences e collaborerà con le Infrastrutture Grid Nazionali attraverso EGI.eu per incentivare ulteriormente l’utilizzo dei workflow scientifici. Il progetto selezionerà i workflow maggiormente rappresentativi di ciascuna comunità e li renderà eseguibili sulla piattaforma di simulazione del progetto SHIWA; inoltre raccoglierà e analizzerà i requirement delle varie comunità per la condivisione di dati scientifici in un ambiente di workflow condivisi e formulerà raccomandazioni sulle modalità da seguire per ottenere l’interoperabilità dei dati scientifici.
  • CoSADIE: Il progetto, della durata di due anni, si propone di studiare e porre in pratica misure efficaci per la sostenibilità dell'Euro-VO (European Virtual Observatory), identificato dallo studio di ASTRONET come una delle infrastrutture più importanti per l'astronomia Europea. Le attività riguarderanno il coordinamento, l'analisi tecnica degli standard, l'interfaccia verso le infrastrutture di grid e cloud, la disseminazione, la formazione e l'outreach, e la definizione di una strategia a medio-lungo termine.
  • SOLARNET riunisce e integra le principali infrastrutture di ricerca europee nel campo della fisica solare ad alta risoluzione, al fine di promuovere il loro uso coordinato e il loro sviluppo, oltre che possibili sinergie con altri campi di ricerca. I risultati del progetto saranno di fondamentale importanza per contribuire alla realizzazione di EST, il Telescopio Solare Europeo di 4 m.

IDEE - CONSIGLIO EUROPEO DELLA RICERCA

  • StGDeLucia2007:  Interpretazione di dati osservativi per la valutazione dell'importanza relativa di "fattori ereditari" e "fattori ambientali" nel determinare la proprietà delle galassie nell'ambito dell'attuale modello standard per la formazione delle strutture cosmiche.
  • cosmoIGM:  Il progetto ha l’obiettivo di investigare il ruolo del mezzo intergalattico (IGM) come sonda cosmologica e di sfruttare i numerosi punti di contatto che ha con la cosmologia osservativa, gli studi sulla formazione delle galassie e la fisica fondamentale.
  • DARKLIGHT: Come dice il nome, DARKLIGHT si propone di fare luce sul più grande mistero della cosmologia attuale, ovvero l'origine dell'espansione accelerata dell'Universo, scoperta nel 1998. Campioni sempre più grandi di galassie sono in fase di costruzione a questo scopo. La distribuzione su grande scala e i moti di questi oggetti contengono infatti informazioni chiave sulla reale origine dell'accelerazione cosmica: e' questa causata dalla presenza di energia oscura oppure sta ad indicare la necessità di una modifica della Relatività Generale? Estrarre questa informazione, contenuta nei valori dei parametri cosmologici, richiede però un salto di qualità nelle tecniche di analisi e modellizzazione dei dati, così da garantire errori sistematici inferiori agli ormai piccolissimi errori statistici. DARKLIGHT si propone di (1) sviluppare queste nuove tecniche di analisi del "clustering", testandole poi su dati simulati; (2) applicarle ai dati delle nuove survey; (3) combinarle con altri test del modello cosmologico basati su osservabili differenti, quali il fondo nelle microonde e gli ammassi di galassie.
  • FIRST: negli ultimi anni, lo straordinario sviluppo nelle tecniche osservative ha consentito di osservare la luce emessa da galassie e quasar solo 700 milioni di anni dopo il Big Bang, quando l’Universo aveva circa il 5% della sua eta’ attuale. Tuttavia, la natura delle prime stelle e dei primi buchi neri e l’impatto che questi hanno avuto sul loro ambiente e sulle proprieta’ delle prime galassie e dei primi quasars rimane uno dei grandi problemi aperti della cosmologia. Utilizzando una combinazione di modelli teorici, simulazioni numeriche e dati osservativi, il progetto FIRST si propone di (1) comprendere come la presenza dei primi elementi chimici pesanti e dei primi grani di polvere abbia condizionato la natura delle stelle e dei buchi neri e di (2) studiare le proprieta’ delle prime galassie e dei primi quasars.

COOPERAZIONE - SPAZIO

  • EUNAWE: Il programma didattico EUNAWE - che fa parte del programma UNAWE (Universe Awareness) - cerca di ispirare i bambini di età compresa tra 4 e 10 anni, in particolare quelli svantaggiati, ad apprezzare la scienza e la tecnologia. EUNAWE attuerà il programma Universe Awareness in Germania, Italia, Paesi Bassi, Sud Africa, Spagna e Regno Unito. Le attività previste nell'ambito del progetto includono corsi di formazione per insegnanti e lo sviluppo di materiale didattico per i bambini. UNAWE fa anche parte di "Astronomia per il mondo in via di sviluppo" ("Astronomy for the Developing World"), un Piano strategico dell'IAU per il periodo 2010-2020.
  • SWIFF:  Lo Space Weather Integrated Forecasting Framework (SWIFF) propone un progetto di integrazione delle conoscenze teoriche e osservative nel settore delle relazioni Sole-Terra, con l’obiettivo di rendere possibili le previsioni dell’attività solare sull’ambiente terrestre. Questo sarà perseguito partendo dall’integrazione della fisica fondamentale che sta alla base dei processi legati allo Space Weather con i modelli matematici che meglio descrivono questi fenomeni, per confrontarli quindi con i dati osservativi e infine implementare il tutto in una rete di software dedicati.
  • eHEROES: Scopo del progetto è studiare e descrivere le caratteristiche dello spazio interplanetario, fornire informazioni utili per la pianificazione e l’implementazione delle missioni spaziali, con equipaggio o strumentali.
  • SPACEINN: Le recenti missioni spaziali CoRoT e Kepler e i grandi network terrestri GONG e BISON stanno raccogliendo una quantità notevole di dati sulle stelle e sul Sole. Le osservazioni fotometriche dallo spazio sono accompagnate da campagne spettroscopiche da terra tese a migliorare la definizione dei fenomeni rilevati. I risultati immediatamente ricavabili dai nuovi dati sono stati analizzati in dettaglio. Il progetto SPACEINN mira ora a utilizzare le informazioni contenute nei database per studi più generali della fisica stellare, applicando innovative tecniche di analisi.
  • ETAEARTH: Il progetto, a Coordinamento INAF, si propone di dare una risposta quantitativa ad una delle domande fondamentali in Astronomia: Quanto sono comuni i gemelli della Terra nella nostra Galassia? Per raggiungere questo obiettivo, ETAEARTH sfrutterà 1) la fotometria di altissima precisione della missione Kepler della NASA, 2) la precisione chirurgica delle misure Doppler ottenute con lo spettrografo HARPS-N sul Telescopio Nazionale Galileo, e 3) l’accuratezza eccezionale delle misure dirette di distanza fornite dalla missione di astrometria globale Gaia dell’ESA. Combinando i dati di Kepler e HARPS-N si potrà studiare la struttura interna di pianeti con masse e raggi simili a quello della Terra, alcuni dei quali potrebbero essere potenzialmente abitabili. Le parallassi di Gaia verranno utilizzate per portare a termine uno studio statistico globale delle proprietà dei sistemi planetari nel campo di Kepler. La combinazione dei dati di Kepler, HARPS-N e Gaia permetterà in conclusione di determinare la frequenza di pianeti terrestri e analoghi della Terra con un’accuratezza senza precedenti.
  • FISICA: Il progetto si propone di ottenere a lunghezze d’onda del lontano infrarosso (30-300µm) la stessa risoluzione che nell’ottico è stata raggiunta dall’Hubble Space Telescope, per poter studiare processi astrofisici fortemente oscurati, dalla formazione stellare all’accrescimento su buchi neri supermassivi, nelle scale spaziali in cui avvengono. Il progetto FISICA mette insieme esperti internazionali per elaborare i requisiti scientifici e tecnologici e sviluppare le tecnologie chiave per lo studio di un interferometro spaziale del lontano IR ad alta risoluzione. I risultati di FISICA saranno divulgati attraverso tre conferenze internazionali, a scadenza annuale.
  • ASTRODEEP: Uno dei problemi fondamentali nell’astronomia moderna è la combinazione e l’analisi robusta e autoconsistente delle immagini ottenute con vari telescopi, terrestri e spaziali. Per poter sfruttare al massimo questi dati, bisogna tenere conto della profondità diversa delle varie surveys e soprattutto della diversa risoluzione angolare. Astrodeep è un progetto complessivo di i) sviluppo e controllo di algoritmi/software; ii) riduzione/pubblicazione dati; e iii)analisi scientifica per rendere l’Europa leader mondiale nello sfruttamento di dati astronomici molto profondi. Il suo scopo è sviluppare nuovi e rivoluzionari strumenti per l’analisi delle immagini, rispondendo in contemporanea alle domande fondamentali della cosmologia moderna legate alla formazione delle galassie e la reionizzazione dell’universo. I dati che saranno utilizzati per quest’analisi provengono dai principali campi fondi come Hubble Ultra Deep Field (HUDF), CANDELS e simili.
  • SOLID: il progetto è volto a migliorare le conoscenze relative alle variazioni dell'emissione radiativa del Sole e ai processi fisici che le determinano, tramite l'analisi delle misure dell'irradianza solare (totale e spettrale) prodotte da missioni spaziali (europee e non-europee) e lo sviluppo di modelli per l'interpretazione dei risultati delle misure. Gli obiettivi principali del progetto comprendono anche la creazione di serie temporali dell'irradianza solare utili per la modellizzazione del clima terrestre. Partecipano al progetto i 10 gruppi di ricerca europei, di 7 nazioni diverse, impegnati nella misura, analisi e modellizzazione della variabilità dell'emissione radiativa del Sole.
  • STORM: La turbolenza è un fenomeno fisico di particolare rilevanza nell'ambito dei plasmi spaziali e gioca un ruolo importante in molti processi che hanno luogo nell’eliosfera. Il progetto ha come argomento centrale quello di investigare le proprietà della natura turbolenta ed intermittente dei plasmi spaziali utilizzando la grande mole di dati raccolti in situ dalle missioni spaziali. In particolare, il progetto, che vede coinvolte 9 istituzioni scientifiche europee, provenienti da altrettante nazioni, intende analizzare i cambiamenti della natura turbolenta ed intermittente delle fluttuazioni sia magnetiche sia dei parametri di plasma in funzione dei diversi livelli dell'attività solare nel corso del ciclo solare stesso.
  • AstRoMap. Il progetto ha lo scopo di elaborare una roadmap per l’astrobiologia europea, attraverso la definizione delle priorità scientifiche, la raccomandazione di attività di ricerca e missioni spaziali, il miglioramento della conoscenza del campo in ambito europeo e la creazione di una rete di supporto e informazione per la comunità.
  • GENIUS nasce con lo scopo di massimizzare il ritorno scientifico della missione Gaia. Gaia è la missione cornerstone dell'Agenzia spaziale europea, il lancio è previsto per la fine del 2013, lo scopo della missione è la realizzazione di una mappa 6D del cielo (ra,dec,distanza, moto proprio, velocità radiale) con caratterizzazione delle sorgenti osservate. GENIUS contribuirà significativamente allo sviluppo dell'archivio Gaia, dedicando particolare attenzione ai bisogni della comunità scientifica europea, realizzando tools di accesso all'archivio e servizi di cross match che permetteranno di collegare Gaia alle osservazioni già esistenti e alle future survey.
  • EXTraS. Si tratta della più sensibile e completa ricerca di variabilità mai effettuata nel cielo nella banda dei raggi X molli. Con una analisi sistematica di tutti i dati serendipiti raccolti dallo strumento EPIC a bordo di XMM-Newton, verranno caratterizzate sorgenti variabili su oltre 8 ordini di grandezza in scala temporale e su oltre sei ordini di grandezza in flusso. I risultati saranno messi a disposizione della comunità astrofisica in un archivio pubblico, unitamente a nuovi strumenti software. Il progetto, coordinato dall'INAF, vede la partecipazione di altri cinque istituti in Italia, Inghilterra e Germania.
  • VIALACTEA affronta una delle sfide fondamentali ancora aperte nell’astronomia Galattica: caratterizzare quantitativamente le relazioni che intercorrono fra i differenti agenti fisici responsabili per la formazione delle nubi molecolari, l’innesco e la regolazione della formazione stellare in una galassia spirale, e gli osservabili risultanti come Tasso de Efficienza di formazione stellare. Le surveys di Piano Galattico dall’infrarosso al radio effettuate negli ultimi 10 anni da terra e dallo spazio permettono per la prima volta di affrontare questa sfida per tutto il disco della nostra Galassia, sviluppando ed applicando metodologie di analisi coerente ed uniformi dalle turbolente regioni del Centro Galattico fino alla quieta periferia Galattica oltre il circolo Solare. L’obbiettivo finale è di ottenere una vera e propria “ricetta di formazione stellare” su scala galattica, che costituirà una pietra angolare per lo studio della storia cosmica della formazione stellare. VIALACTEA integrerà in modo VO-compatibile le surveys di Piano Galattico con nuovi tools di visualizzazione 3D ed analisi scientifica interattiva, utilizzando tecniche di data mining e machine-learning per incorporare quanto più possibile del know-how di analisi scientifica in un set di flussi di lavoro automatici supervisionati e non.
  • DustPedia: uno studio della distribuzione spettrale di energia (SED) dall'UV al mm/radio per un campione di circa 3000 galassie locali. Le SED saranno intrepretate attraverso modelli di trasporto radiativo e di grani di polvere al fine di derivare, in funzione del tipo morfologico di ciascuna galassia, le proprietà delle distribuzioni di stelle, gas e polveri, la sorgente del riscaldamento della polvere, i tassi di formazione stellare, la composizione e l'evoluzione della polvere nel mezzo interstellare. La densità di luminosità infrarossa e la funzione di massa della polvere nell'universo locale verranno confrontate con survey cosmologiche e con il fondo cosmico. Le SED saranno rese disponibili in un database pubblico.
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Il ricercatore INAF è stato recentemente insignito del prestigioso premio per le sue innovative ricerche sulla dinamica del plasma spaziale

Il ricercatore INAF è stato recentemente insignito del prestigioso premio per le sue innovative ricerche sulla dinamica del plasma spaziale

Giovedì 29 febbraio alle ore 18, il Prof. Roberto Maiolino dell’Università di Cambridge (Regno Unito) terrà una conferenza pubblica sul tema “L’Universo invisibile svelato dal Telescopio Spaziale James Webb” presso il Dipartimento di Fisica della Sapienza Università di Roma

Giovedì 29 febbraio alle ore 18, il Prof. Roberto Maiolino dell’Università di Cambridge (Regno Unito) terrà una conferenza pubblica sul tema “L’Universo invisibile svelato dal Telescopio Spaziale James Webb” presso il Dipartimento di Fisica della Sapienza Università di Roma